Come Comprare Criptovalute: Come e Dove Conviene

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Il fenomeno che negli ultimi anni ha attratto maggiori attenzioni da parte del mondo della finanza – e non solo – è quello del comprare criptovalute. Una vera e propria rivoluzione che ha coinvolto, nel corso degli anni, gli operatori tradizionali e gli investitori, i quali hanno visto mutare le proprie prospettive di investimento andando progressivamente incontro a questa nuova realtà.

Al netto di tutto ciò, è importante cercare di capire come comprare criptovalute, di che cosa si tratta quando parliamo di criptovalute, in quanto i concetti su cui si fondano potrebbero rappresentare delle vere e proprie innovazioni e questi strumenti figureranno da protagonisti nel futuro mondo della finanza.

Come comprare criptovalute – Guida pratica

Se hai intenzione di comprare criptovalute per ampliare il tuo wallet digitale o se, semplicemente, sei incuriosito da questo mondo e intendi iniziare a investire in criptovalute, sei nel posto giusto!

Vedremo quali sono i fattori che è necessario tenere a mente nella fase di acquisto, quali sono i metodi più semplici che puoi utilizzare per acquistare criptovalute, dove acquistarle, perché, quando. Insomma, tutto quello che ti serve sapere.

Comprare criptovalute, quando farlo?

Rispondere a questa domanda non è semplice, in quanto nessuno è in grado di predire con affidabile certezza quello che accadrà all’universo delle criptovalute. Poco più di una decina di anni fa, quando nacque Bitcoin, se un analista si fosse mai lanciato in un pronostico così roseo per la moneta di Satoshi Nakamoto – e per il concetto di criptovaluta in generale – sarebbe stato canzonato da più parti.

Si tratta di token particolarmente volatili e ciò genera comporta una notevole incertezza nello strutturare un piano di investimento a lungo termine, in quanto da un giorno all’altro il valore della criptovaluta potrebbe subire enormi variazioni al ribasso o, nel migliore dei casi, al rialzo. Qualora si intenda affrontare un piano di acquisto proiettato sul lungo termine, è quindi bene tenere sempre in dovuta considerazione la componente di rischio e impostare uno stop loss, ossia il valore minimo oltre il quale non mantenere in portafoglio un determinato investimento.

Inoltre, cercando di seguire le orme di coloro che hanno ottenuto una fortuna investendo in Bitcoin ai suoi albori, potrebbe attirare l’idea di comprare criptovalute a basso prezzo, in attesa di un suo futuro balzo. In realtà un indicatore più “sensibile” in questo senso è la capitalizzazione di mercato, poiché un volume crescente di market cap, tendenzialmente, significa crescente redditività.

Potrebbe rappresentare un buon momento per fare il proprio ingresso nel mercato quello del superamento da parte della criptovaluta del suo massimo storico. In questo scenario la moneta attira attenzione mediatica, interesse e una fase di iper-acquisto. Tuttavia, è bene tenere d’occhio i mercati, per dedurre quella che sarà la possibile durata di questa fase.

Al contrario, un metodo spesso seguito è quello dell’acquisto nel momento in cui la moneta si trova vicino ai propri minimi storici. In questo caso, la scelta è guidata dal fatto che ci si può aspettare una sorta di rimbalzo. Tuttavia, per acquistare in questo scenario è bene attendere notizie dai mercati che confermino una prossima inversione di tendenza. Inoltre, un fattore da tenere in conto per le proprie considerazioni, è che un titolo difficilmente resiste più di 2-3 volte al raggiungimento del proprio minimo storico: potrebbe avvenire lo “sfondamento” di questa soglia, con l’arrivo di un nuovo minimo.

Appurato, dunque, che non esiste un metodo univoco con il quale definire il migliore momento per comprare criptovalute, possiamo dire in via generale che è bene studiare sempre i segnali che ci lancia il mercato, cercare di intuire quello che sarà il futuro andamento del titolo e impostare obiettivi e strategia da seguire.

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Dove comprare criptovalute: broker o exchange?

Prima di addentrarci in questa riflessione, facciamo preliminare chiarezza sul dove comprare criptovalute. I due principali metodi sono l’acquisto tramite broker o per mezzo di una piattaforma exchange.

Gli Exchange, pro e contro

Gli exchange sono piattaforme create per la negoziazione delle criptovalute. Su tali piattaforme avviene l’acquisto e la vendita di criptovalute in cambio di denaro in valute tradizionali, ad esempio un Doge coin per €0,22. Una volta effettuato l’acquisto (o la cessione) la cripto viene depositata (o prelevata) dal proprio wallet elettronico. Questo rappresenta una sorta di conto corrente, al quale accedere per mezzo di una chiave segreta. La password di accesso e la crittografia garantiscono la sicurezza del portafoglio virtuale.

Esistono tre diversi tipi di exchange:

  • Exchange fiat to cripto, lo scambio avviene tra valute fiat e criptovalute
  • Exchange a gestione centralizzata, si tratta di piattaforme gestite da enti terzi
  • Exchange decentralizzati, il loro funzionamento è basato sulla tecnologia blockchain

Scegliere di acquistare criptovalute attraverso una piattaforma exchange porta con sè alcuni vantaggi e svantaggi. Li vediamo brevemente qui di seguito.

I pro sono:

  • velocità nelle transazioni
  • semplicità ed intuitività

Comprare criptovalute attraverso una piattaforma exchange è estremamente semplice: sarà sufficiente registrare un account, selezionare la moneta che intendiamo acquistare, inserire i dati della carta di credito o del conto con cui vogliamo effettuare la transazione e in pochi istanti avremo nel nostro wallet la valuta desiderata.

I contro sono:

  • rischi di truffe
  • commissioni aggiuntive
  • mancanza di regolamentazione

Il fatto che i dati della piattaforma possano essere nelle mani di terzi soggetti espone pesantemente i trader a rischi di truffe. Anche nel caso in cui i malintenzionati non siano necessariamente i possessori della piattaforma, hacker e truffatori potrebbero approfittare di eventuali falle nel sistema di sicurezza della piattaforma e svuotare quest’ultima di tutte le cripto circolanti.

Gli anni recenti hanno visto molti casi di questo tipo, ad esempio quello di Bitcoin Code. Piattaforme che promettono facili guadagni agli utenti che, fidandosi, cadono nella rete dei truffatori, perdendo così molti soldi.

Questi rischi derivano dal fatto che gli exchange non sono soggetti ad alcuna regolamentazione da parte degli enti governativi, che dunque non hanno gli strumenti per impedire il verificarsi di queste truffe. Così, le persone in cerca di investimenti sicuri e allettate dal facile profitto, finiscono per rischiare di perdere grandi somme di denaro.

Un altro fattore di cui tenere conto sono le commissioni che possono gravare sulle operazioni. Tendenzialmente vi sono commissioni di deposito, commissioni di prelievo, commissioni per ordini di vendita e commissioni di acquisto.

Il loro ammontare è diverso a seconda della piattaforma a cui si guarda, alcuni exchange prevedono commissioni meno onerose e altri invece impongono dei “dazi” più pesanti. In riferimento alla scelta dell’exchange con cui operare sarà dunque importante avere buona considerazione anche di questo fattore.

I broker, pro e contro

I broker sono intermediari finanziari che permettono di effettuare investimenti di vario tipo, dal forex ai cambi, dalle cripto alle materie prime. Pure in questi casi si utilizzano piattaforme in cui è possibile effettuare acquisti di criptovalute in cambio di denaro in valute tradizionali.

Anche questi servizi offrono vantaggi e svantaggi e nelle prossime righe cercheremo di descriverli.

I pro sono:

  • Sicurezza e regolamentazione
  • Maggior numero di strumenti finanziari
  • Conto demo gratuito
  • Strumenti di trading accessori

I broker, a differenza degli exchange, sono piattaforme autorizzate e regolamentate dagli enti governativi. Questo è un fattore che garantisce una buona sicurezza dalle truffe.

Siccome gran parte dei broker (alcuni dati stimano circa il 90%) ha sede fiscale a Cipro, la più nota tra le autorizzazioni governative è la licenza CySEC. La Cyprus Securities and Exchange Commission regola infatti tutte le società finanziarie cipriote; tuttavia ogni Stato ha le proprie regolamentazioni e un proprio ente che garantisce il corretto funzionamento delle piattaforme di trading.

In Italia questo ruolo è svolto dalla CONSOB, Commissione nazionale per le società e la Borsa, che conferisce l’autorizzazione alle società finanziarie di operare sul suolo italiano. Inoltre, in ambito europeo è attiva una direttiva del Parlamento Europeo, la MiFID (Markets in Financial Instruments Directive), che impone stringenti norme a tutte le società finanziarie che operano in Europa.

Per quanto riguarda la presenza di un maggior numero di asset finanziari con cui fare trading, essa rappresenta una differenza tra le principali rispetto alle piattaforme di exchange. Infatti, se quest’ultime sono nate esclusivamente per rispondere a una crescente domanda di scambi in criptovalute, i broker sono piattaforme in cui poter svolgere un trading più ampio.

Ad esempio, i CFD (Contract for differences) sono uno strumento innovativo, che permette di investire su un asset senza possederlo ma pagandone solo una percentuale e possono essere negoziati solamente tramite broker. Attraverso l’utilizzo dei CFD, gli investitori hanno modo di ottenere profitto dall’andamento di un maggior numero di asset rispetto a quelli che si potrebbero acquistare realmente. Tuttavia si tenga presente il fatto che soluzioni di questo tipo possono dar modo, certamente, di ottenere maggiori guadagni ma, allo stesso tempo, aumentano anche i rischi e le eventuali perdite di denaro.

Un altro fattore positivo del trading online tramite broker è il fatto di avere accesso (nella maggioranza dei casi) a un conto demo gratuito. Questo permette, a chi è alle prime armi con il trading, di prendere la mano con la piattaforma ed il mercato e, ai trader più navigati, di sperimentare nuove strategie di trading trasferendo il rischio su un conto demo gratuito e non sui propri soldi.

Inoltre, piattaforme come eToro hanno sperimentato il concetto di social trading, fornendo servizi accessori agli utenti. In particolare, sulla piattaforma, ha riscosso particolare successo il copy-trading: uno strumento attraverso il quale gli utenti possono copiare a tutti gli effetti le operazioni dei migliori trader della piattaforma.

I contro sono:

  • Deposito minimo richiesto (talvolta elevato)
  • Commissioni su determinate operazioni
  • Spese di gestione del conto

La richiesta di un deposito minimo per avviare la propria attività di trading è un fattore che limita l’accessibilità dei trader alle piattaforme. Le somme, che talvolta arrivano ad essere anche di qualche migliaio di euro, variano a seconda della piattaforma scelta.

Alcune delle piattaforme di trading potrebbero imporre commissioni ingenti in relazione a particolari operazioni, come per esempio sul forex o sulle materie prime. Inoltre, sovente, vengono applicate delle quote che riguardano la gestione e il mantenimento dell’ account sulla piattaforma: è il caso delle commissioni su prelievo, inattività, abbonamento alla piattaforma di trading, la ricerca o i dati e le spese di chiusura dell’account.

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Dove comprare criptovalute – Broker per trading CFD di criptovalute

In questo paragrafo vedremo quali sono i principali broker ai quali affidarsi per l’acquisto di CFD e criptovalute. Per ognuno di questi terremo in considerazione 4 fattori attraverso i quali poter facilitare il confronto agli aspiranti trader: deposito minimo richiesto, criptovalute scambiabili, presenza o meno del conto demo gratuito e licenza.

eToro

  • Deposito minimo: €50
  • Criptovalute scambiabili: i trader possono scegliere 16 criptovalute, tra le quali Bitcoin, Ether, Litecoin, Eos, Cardano; eToro presenta una piattaforma dedicata al CFD trading
  • Conto demo gratuito:
  • Licenza: cySEC

IQ Option

  • Deposito minimo: per IQOption deposito minimo tra i più bassi, pari a €10
  • Criptovalute scambiabili: piattaforma di trading online che presenta 24 criptovalute; offre CFD con leva 1:100, una delle più alte offerte per il trading online di criptovalute
  • Conto demo:
  • Licenza: cySEC

Avatrade

  • Deposito minimo: €250
  • Criptovalute scambiabili: la piattaforma mette a disposizione dei trader per l’acquisto 9 crypto-monete, tra cui ovviamente Bitcoin e le principali cripto monete; offre CFD sulle crypto con leva a 1:2
  • Conto demo:
  • Licenza: cySEC

TRADE.com

  • Deposito minimo: €100
  • Criptovalute scambiabili: è possibile comprare e vendere criptovalute in un parco di 11 crypto-monete; offre CFD su più di 2100 asset finanziari, tra cui commodities, valute e titoli azionari
  • Conto demo:
  • Licenza: cySEC

Admiral Markets

  • Deposito minimo: il piano Invest richiede un solo dollaro, tutti gli altri tipi di account della piattaforma richiedono un deposito di $100
  • Criptovalute scambiabili: oltre a poter scambiare le crypto più popolari come Bitcoin, Litecoin e via dicendo, offre 22 token digitali contradabili con le principali valute: euro e dollaro. È possibile negoziare CFD su azioni, materie e indici
  • Conto demo:
  • Licenza: cySEC, ASIC

XTB

  • Deposito minimo: €0
  • Criptovalute scambiabili: la piattaforma permette di fare trading su 25 criptovalute; comprende tutte le principali criptovalute e di recente ha aggiunto ai propri servizi di trading anche i CFD su Bitcoin, Ether, Litecoin, Ripple e ulteriori
  • Conto demo:
  • Licenza: cySEC, FCA, KNF (l’autorizzazione delle autorità polacche)

OBRinvest

  • Deposito minimo: per la piattaforma OBRinvest deposito minimo di €250
  • Criptovalute scambiabili: presenti tutte le principali criptovalute (Bitcoin, Ether, Litecoin, Dogecoin); offre 40 formule di trading su CFD
  • Conto demo gratuito:
  • Licenza: cySEC

Dove comprare criptovalute – Exchange di criptovalute convenienti

In questo paragrafo cercheremo di guidarvi verso quelli che sono i migliori exchange dai quali comprare criptovalute. Infatti, nonostante la regolamentazione delle piattaforme broker offra maggiori garanzie ai trader, ci sono alcune piattaforme che permettono di comprare e vendere criptovalute in sicurezza. Gli exchange non permettono, come avrete capito, un’attività di trading online completa ma il solo acquisto (e in generale lo scambio) di criptovalute.

Anche in questo caso, per facilitare – anche se solo a livello superficiale – un confronto tra i diversi exchange presenteremo le piattaforme attraverso 3 parametri: criptovalute scambiabili, sicurezza, commissioni.

Coinbase Pro

  • Criptovalute scambiabili: nonostante si tratti del più noto e longevo exchange al mondo (attivo dal 2012), gli utenti possono negoziare su un numero esiguo di monete. Le criptovalute negoziabili sulla piattaforma sono Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum, Ripple, Litecoin, EOS, Stellar, Ethereum Classic, Ox e la stablecoin USD Coin (USDC).
  • Sicurezza: essendo la leader del settore è spesso vittima di tentativi di attacchi hacker; tuttavia, ad oggi, ha sempre dimostrato grande solidità
  • Commissioni: 0,15% Maker (ossia per chi aggiunge liquidità al mercato, chi acquista) e 0,25% Taker (chi sottrae liquidità al mercato, chi vende)

Binance

  • Criptovalute scambiabili su Binance: Sono disponibili sulla piattaforma più di 130 monete virtuali, uno degli exchange più forniti in questo senso
  • Sicurezza: essendo uno dei colossi del settore subisce molto spesso tentativi di hacking ma si tratta di un exchange molto sicuro; nel 2018 è stato creato il fondo SAFU (Secure Asset Fund for Users) con il 10% di tutte le commissioni pagate dai trader per proteggere i loro portafogli da eventuali perdite per attacchi hacker
  • Commissioni: 0,1% su tutte le operazioni

Kraken

  • Criptovalute scambiabili su Kraken presenta un’offerta di criptovalute molto ampia, per la precisione 8 (alcuni exchange concentrano la propria offerta su Bitcoin ed Ether). Queste valute sono Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum, Litecoin, Stellar, Dai, Ripple, Paxos Gold
  • Sicurezza: essendo un progetto 100% italiano, Young Platform si appoggia solamente a banche italiane; questo costituisce una garanzia di affidabilità e sicurezza per i trader
  • Commissioni: 2,5% fiat-cripto (0,2% con il piano Pro), 1,35% crypto-crypto (0,2% con il piano Pro)

Bittrex

  • Criptovalute scambiabili: in questo senso si tratta della piattaforma più fornita, con 190 monete all’attivo
  • Sicurezza: viene considerato uno degli exchange più sicuri, soprattutto per il fatto che la sua sede è a Seattle, nello Stato di Washington. Quest’ultimo ha negli ultimi anni infittito e irrigidito la rete di norme in materia di criptovalute
  • Commissioni: in media lo 0,25% su tutte le operazioni

Coinmama

  • Criptovalute scambiabili: su Coinmama le criptovalute negoziabili sono Bitcoin, Litecoin, Ether e Ripple
  • Sicurezza: utilizza la tecnologia SSL (Secure Sockets Layer), che garantisce la protezione dei dati tra server e web, e un sistema di autenticazione a due fattori che permette che una transazione non venga completata senza la presenza della firma di ambe le parti
  • Commissioni: zero commissioni, è possibile scambiare criptovalute gratuitamente. È una delle offerte più vantaggiose del settore, tuttavia è necessario tenere in considerazione il canone della carta di €1,20 al mese

Come comprare criptovalute: alcuni consigli

Conviene comprare criptovalute oggi?

Prescindendo da valutazioni specifiche riguardo alle prospettive delle singole criptovalute, possiamo quantomeno affermare che l’universo delle criptovalute non rappresenta un fuoco di paglia. La grande volatilità di questi asset non può incidere eccessivamente rispetto alla crescente rilevanza che le monete virtuali stanno ottenendo, sul piano finanziario e non solo.

Investire, dopo essersi dovutamente e approfonditamente informati, in criptovalute può dunque rappresentare una delle soluzioni più redditizie nel mondo del trading. Le prospettive di crescita del settore, se saranno rispettate, potrebbero portare a buoni guadagni anche con pochi soldi investiti.

Che cosa sono le criptovalute?

Le criptovalute sono, come suggerisce il nome, qualcosa di esclusivamente virtuale, che non ha una propria rappresentazione fisica, come una moneta metallica o una banconota cartacea. Si basano sul concetto della crittografia, ovvero una tecnologia che permette di rendere un messaggio leggibile solo a chi è autorizzato attraverso l’utilizzo di due chiavi d’accesso, una pubblica e una privata.

Nascono come alternativa al denaro emesso dalle banche centrali e dai governi, le cosiddette valute fiat (le monete a corso legale). Non esiste un ente in grado di emettere arbitrariamente nuove unità di criptovaluta, si tratta di strumenti finanziari completamente decentralizzati e che vedono nella partecipazione attiva della community il proprio motore principale. Infatti le nuove monete digitali arrivano sul mercato grazie al “lavoro” degli utenti che, accertando la validità delle transazioni verificatesi, ottengono come compenso una nuova unità di criptovaluta.

Più recentemente anche il mondo delle cripto ha conosciuto delle novità, con la nascita di una tipologia d’investimento: i CFD. Avremo modo di approfondire il concetto di CFD nel corso dell’articolo.

Cominciamo con l’introdurre alcuni concetti chiave.

Come funzionano le criptovalute

La Blockchain

La crittografia svolge i propri compiti attraverso la blockchain, propriamente una “catena di blocchi”. Questa rappresenta un registro condiviso di tutte le transazioni avvenute lungo i vari blocchi. Una sorta di libro mastro virtuale, che serve a custodire i dati riguardanti le operazioni compiute all’interno della blockchain, in modo che questi non possano essere modificati unilateralmente.

Ciò significa che le informazioni riguardanti le transazioni compiute all’interno della rete vengono protette e rese immutabili (per modificarle sarebbe infatti necessario il consenso di un’amplissima maggioranza della catena; si tratta di evento estremamemte raro).

E’ questa complessa struttura che permette alle criptovalute di essere scambiate in estrema sicurezza. Ed è proprio questa, infatti, una delle caratteristiche che più ha destato attenzione negli investitori e non solo, in quanto un sistema di questo tipo potrebbe trovare applicazioni ben più ampie rispetto al solo mondo della finanza (vedi Blockchain di Ethereum).

Il mining, come nascono le criptovalute

Qualche riga più sopra, abbiamo avuto modo di anticipare una delle peculiarità delle criptovalute. Queste non vengono infatti “stampate”, messe in circolazione da governi e banche centrali, bensì in virtù dell’intervento dei partecipanti alla community.

Per spiegare il processo di nascita di una nuova unità di criptovaluta ci riconduciamo al concetto di blockchain. La catena, prima di ammettere alla propria struttura nuovi blocchi, nuove transazioni ai propri registri, deve certificare la validità e la sicurezza delle operazioni. Per farlo, sfrutta al meglio la propria community di utenti, attraverso un processo definito “mining“. Il termine deriva dal “gold mining”, l’attività di estrazione dell’oro.

Per comprendere questo procedimento, si parta dal presupposto che le transazioni necessitano, per essere verificate, di complessi calcoli computazionali. Questi vengono svolti da migliaia di computer in giro per il mondo – i cosiddetti “miners” – i proprietari dei quali si fanno carico delle spese per permettere che questi calcoli possano essere risolti: si tratta di spese di elettricità, consumi, eventuale manutenzione, tempo. Questi sforzi vengono ripagati al termine del processo con l’emissione da parte della blockchain di una nuova criptovaluta.

Le diverse funzioni delle criptovalute

Se alle valute fiat vengono convenzionalmente attribuite le funzioni di unità di conto, mezzo di pagamento e riserva di valore, non è altrettanto scontato attribuire queste definizioni alle criptovalute.

Innanzitutto, la loro grande volatilità ne impedisce la funzione di unità di conto. I grandi balzi che alcune tra le principali criptovalute hanno fatto registrare anche nell’arco di poche ore (vedi Bitcoin), riducono sostanzialmente a zero le possibilità di utilizzare questi strumenti per prezzare beni e servizi.

Per quanto riguarda la figura di mezzo di pagamento, non trattandosi di una valuta fiat una criptovaluta non ha corso legale e può venire accettata solo su base volontaria. In questo senso, particolare rilievo ha assunto la recente notizia dell’abbandono di Tesla a Bitcoin come mezzo di pagamento accettato. Il fatto che la diffusione dell’utilizzo di criptovalute come metodo di pagamento sia ancora in una fase poco avanzata, impedisce di definire questa come la principale funzione e utilità derivante dal possedimento di criptovaluta.

Le criptovalute potrebbero avere un più diffuso utilizzo, invece, come riserva di valore. Questo alla luce del fatto che, se si ipotizza un aumento nella diffusione come metodo per pagare beni e servizi, il valore e la credibilità del settore crypto crescerà.

Quali Criptovalute Comprare

Chi intende comprare criptovalute si pone il quesito di quali siano le migliori soluzioni. Diversi fattori tendono a indicare come la più interessante Bitcoin, seguita da Ether.

Come comprare criptovalute in Italia: le tasse

In base a quanto afferma l’Agenzia delle Entrate nell’interpello 956-39/2018, ai fini della dichiarazione dei redditi le criptovalute devono rientrare nel quadro RW con il codice 14. In altri termini il fisco italiano assoggetta le criptovalute al medesimo regime previsto per le valute tradizionali.

L’aliquota in tal senso è del 26% sui profitti.

Scopri di più sulla tassazione delle criptovalute in Italia in questo nostro appronfondimento.

Domande Frequenti

Comprare criptovalute è legale?

Sì, comprare criptovalute è legale.

Comprare criptovalute è anonimo?

Solitamente comprare criptovalute avviene tramite un exchange dove dovete lasciare i vostri dati. Per cui solitamente non è anonimo. Potete tuttavia usare un exchange decentralizzato per ottenerne in modo anonimo.

Come Comprare Criptovalute – Conclusioni

“Come Comprare criptovalute?” è una domanda a cui, come visto, non è possibile dare risposta univoca.

Per quanto riguarda il dove, è possibile acquistare criptovalute da exchange specializzati o da broker online. I primi semplificano le procedure di acquisto (in molti casi non è necessario depositare somme iniziali) a discapito, talvolta, della sicurezza. Le seconde invece rispondono bene a questa esigenza, in quanto soggette alle normative varate negli stati nei quali operano.

Se si è intenzionati a comprare criptovalute e ci si domanda quale possa essere il momento giusto per entrare nel mercato, la risposta è che non esiste una risposta certa. O meglio, non esiste una sola risposta, adatta a tutti. È sempre importante, in questo senso, essere sempre ben informati e consapevoli dei notevoli rischi (oltre che delle opportunità) che comprare criptovalute comporta.

Michele Borelli
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