Stablecoin: Cosa sono e quali sono i vantaggi

In un mondo come quello delle criptovalute, che per i suoi repentini sbalzi d’umore ha, contemporaneamente, intimorito e attratto l’attenzione degli investitori, è facile che monete inizialmente considerate solide conoscano invece dei crolli.

Questo rappresenta un ostacolo non di poco conto per il settore, in quanto tale volatilità allontana gli investitori, come famiglie e individui con capitale non elevato, che presentano una già radicata avversione al rischio.

Tuttavia esiste uno strumento, o meglio, un insieme di strumenti che potrebbero contribuire a risolvere questa matassa. Proprio di questi, delle cosiddette Stablecoin, parliamo nell’articolo di oggi.

Stablecoin, che cosa sono?

Il significato della parola Stablecoin è, propriamente, “moneta stabile” e, al lato pratico, non vi andiamo molto distante.

Le stablecoin rappresentano un particolare tipo di criptovalute, una sorta di settore, caratterizzato dal fatto di avere un andamento molto più stabile, appunto, rispetto alle criptovalute “tradizionali”.

Questa minore volatilità è dovuta al fatto che le stablecoin sono ancorate a un altro strumento finanziario.

In via generale, significa che una moneta virtuale legata all’andamento, per esempio, del dollaro subisce difficilmente grossi scossoni nel proprio valore a meno che questo non accada anche all’asset sottostante. Nel caso del dollaro, trattandosi di una delle valute fiat (monete a corso legale) più solide, questo meccanismo sortisce i suoi maggiori effetti.

Nello specifico, a seconda dello strumento finanziario a cui vengono indicizzate le diverse stablecoin, possiamo distinguere tra:

  • Stablecoin ancorate a valute fiat e commodities
  • Stablecoin legate ad altre critpovalute 
  • Stablecoin non indicizzate

Come funzionano le stablecoin?

Stablecoin indicizzate a valute fiat e commodities

Per capire in che modo le stablecoin che legano il proprio valore a quello di una valuta, come dollaro o euro, o a quello di un metallo prezioso, come l’oro, o a un bene come il petrolio riescano a garantire la stabilità nei prezzi, è utile immaginare un meccanismo simile a quello che fu del Gold Standard.

Così come nel primo ‘900, le valute partecipanti al Gold Standard presentavano un cambio con l’oro e le banche, e sotto rilascio di banconote da parte dei cittadini, dovevano consegnare la corrispondente quantità di oro, oggi gli emittenti delle stablecoin devono detenere delle riserve dell’asset a cui vengono ancorate, per adempiere a un eventuale richiesta di cambio da parte dei detentori della stablecoin.

Teoricamente, la quantità di riserve necessaria a garantire il buon funzionamento di un sistema di questo tipo, dovrebbe essere di 1:1. In altri termini se il valore delle monete virtuali in circolazione è di $100, la società emittente dovrà premurarsi di garantire una riserva di $100.

Ciò che accade in realtà, però, è che non sempre le società rispettano queste accortezze.

Il caso più eclatante in questo senso è stato quello di Tether. Inizialmente Tether Holdings Limited, la società alla base della stablecoin Tether, aveva assicurato di detenere riserve per il 100% del circolante (ad oggi la capitalizzazione di mercato è di circa 63 miliardi di dollari). In seguito, anche grazie a una causa intentata dal Procuratore Generale di New York, si seppe che la copertura rappresentava solo l’83% del totale delle monete virtuali in circolazione. Recentemente la compagnia ha voluto rendere più trasparente la composizione delle proprie riserve, pubblicando un grafico che vede le riserve liquide (denaro contante) soltanto a quota 3%.

Stablecoin ancorate ad altre criptovalute

Per questo tipo di stablecoin, per circoscrivere gli effetti di eventuali crash improvvisi da parte di una criptovaluta, l’indicizzazione avviene solitamente su un paniere composto da diverse monete virtuali. Inoltre, per garantire maggiore stabilità le riserve richieste sono solitamente maggiori: circa di 1:1,5 o superiore.

Questa formula è quella preferita da chi intende discostarsi completamente dal sistema tradizionale dei pagamenti e dal controllo, seppur minimo, delle banche (nel caso di indicizzazione a valute fiat si occupano di custodire le riserve).

Stablecoin non indicizzate, le Banche Centrali algoritmiche

Queste stablecoin rappresentano una delle maggiori innovazioni in campo finanziario. Il loro funzionamento è sostanzialmente speculare a quello di una tradizionale banca centrale e per questo vengono anche chiamate “fiat stablecoin”.

Infatti, per stabilizzare il livello dei prezzi, un algoritmo (da qui il concetto di Banche Centrali algoritmiche) si occupa di acquistare o emettere nuove unità di monete a seconda dell’andamento del prezzo. In particolare, se il prezzo aumenta, la Banca Centrale algoritmica si occuperà di emettere nuove unità di stablecoin e se il prezzo diminuisce acquisterà moneta per poi “bruciarla”, eliminandola definitivamente dal mercato.

Comprare Stablecoin, quali sono i vantaggi?

Nonostante criptovalute quali Bitcoin, Ethereum, Litecoin continuino a ricevere maggiore interesse da parte dei mercati, le stablecoin si stanno facendo largo soprattutto in quella fetta di popolazione che non si sente disposta a sopportare l’alto rischio di volatilità individuato nelle criptovalute più classiche.

D’altra parte, è vero anche che il concetto di stablecoin coniuga una maggiore “pacatezza” della curva dei prezzi con quelli che sono i pilastri fondanti delle criptovalute: decentralizzazione e indipendenza.

Proprio questi due fattori, che in larga parte hanno contribuito all’espansione del mercato delle crypto, hanno rappresentato (almeno per gli investitori del settore) i punti forti di questi strumenti finanziari.

Il disegno originario, l’idea di criptovaluta, non a caso, era proprio quello di creare una nuova dimensione per i pagamenti e gli scambi di denaro che fosse completamente estranea all’influenza di banche centrali e governi. Denaro universalmente valido da scambiare in modo rapido e sicuro.

Il fatto di far coincidere queste caratteristiche del mondo crypto con una stabilità che invece non viene garantita dalle “tradizionali” monete virtuali, rappresenta un indubbio vantaggio dell’investire in stablecoin.

Inoltre, il concetto di banca centrale algoritmica permette di sondare nuove ipotesi per il futuro del mondo della finanza e dell’economia globale. Qualcuno già immagina, infatti, che un giorno le stablecoin algoritmiche possano sostituire o, più plausibilmente, integrare le valute a corso legale. 

Questo perché, oltre a proteggere dall’instabilità tipica delle crypto, un sistema che non richiede l’ancoraggio ad altre valute renderebbe sterili anche eventuali crolli nelle monete a corso legale.

Una salvaguardia per l’economia mondiale, quindi, non solo dalle crypto-oscillazioni ma anche da politiche monetarie sbagliate o inefficaci.

Comprare stablecoin, come e dove farlo?

Le stablecoin, così come tutte le criptovalute, possono essere acquistate attraverso due diversi metodi: tramite uno dei numerosi exchange di criptovalute o su broker online.

I primi sono piattaforme non regolamentate, che però offrono una maggiore velocità nelle operazioni, i secondi sono soggetti alla regolamentazione imposta dagli Stati in cui operano (in Italia l’organo preposto a questo ruolo è la Consob) e dunque più sicuri e affidabili.

In questo paragrafo vedremo quindi alcune delle migliori piattaforme, appartenenti a l’una o l’altra categoria, su cui è possibile acquistare e vendere stablecoin.

I migliori broker per acquistare stablecoin

eToro

Per la precisione eToro dispone di una piattaforma interamente dedicata alle criptovalute: eTorox.

Qui è possibile trovare, oltre alle classiche Bitcoin, Ether, Ripple e via dicendo, una serie di stablecoin targate eToro, indicizzate a diversi asset: dollaro, euro, sterlina, franco svizzero, yuan, yen, oro, argento e molti altri.

eToro è regolamentato dall’autorità di vigilanza finanziaria di Gibilterra e questo funge da deterrente verso possibili truffe o attacchi hacker alla piattaforma. Puoi acquistare stablecoin su eToro direttamente da qui.

Capital.com

Si tratta di un broker autorizzato con licenza cySEC (rilasciata dalle autorità cipriote) e Consob. Se siete trader esperti Capital.com è ciò che fa per voi: è infatti possibile, grazie a uno strumento innovativo, chiamato MetaTrader4 (MT4), attivare una modalità di trading automatico. Per i trader alle prime armi, invece, la piattaforma offre suggerimenti finanziari attraverso l’intelligenza artificiale.

Sulla piattaforma, oltre alle classiche criptovalute, è possibile negoziare 5 stablecoin: USDT, USDC, Paxos, BUSD e DAI.

Inoltre, per iniziare a comprare stablecoin, Capital.com richiede un deposito iniziale veramente minimo: solo $20.

Puoi iniziare a comprare stablecoin su Capital.com cliccando qui.

I migliori exchange per acquistare stablecoin

Binance

Si tratta di un exchange nato in Cina che, inizialmente, permetteva di effettuare scambi solo crypto contro crypto. In seguito è stata aggiunta la possibilità di acquistare criptovaluta anche tramite le principali valute a corso legale. Si tratta dell’exchange più importante al mondo per quanto riguarda i volumi di scambio di criptovalute.

La piattaforma offre un gran numero di token e, in particolare, è possibile negoziare DAI – una delle stablecoin dalle migliori prospettive. È disponibile anche un token Binance-USD (BUSD), la stablecoin indicizzata al dollaro figlia della piattaforma stessa.

Puoi comprare stablecoin su Binance direttamente da qui.

Coinbase

Si tratta di uno dei più importanti exchange al mondo ed il più longevo in assoluto, in quanto nato nel 2012. Recentemente è stato quotato nell’indice NASDAQ, a conferma della sua struttura solida e affidabile.

Sono disponibili sulla piattaforma i seguenti stablecoin: USD Coin (moneta creata dalla piattaforma in collaborazione con Circle), DAI, Celo, Wrapped Bitcoin e USDC.

Puoi acquistare stablecoin su Coinbase cliccando direttamente qui.

Bitpanda

Un’altra ottima piattaforma di exchange per comprare stablecoin è Bitpanda. Oltre ad ospitare più di 50 diverse cripto, è possibile infatti acquistare stablecoin come USD Coin e Tether (quest’ultima oggetto di diverse controversie, cui abbiamo precedentemente accennato, riguardo alla sua effettiva affidabilità).

Puoi comprare stablecoin su Bitpanda direttamente da qui.

Michele Borelli
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